Lug 2021

Come ritrovarsi dopo il litigio

Potrei mandarlo al diavolo! Urlargli contro! Mollargli un ceffone!- Gli sforzi per mantenere la calma non durarono troppo a lungo, poi arrivò la sfuriata e tutto finì. Il litigio è una cosa brutta, la rabbia distrugge le relazioni, eppure un litigio non deve essere la fine di tutto.

È come una ferita interiore. L'aggressività è un sentimento che cresce nella profondità del proprio io, poi esce in superficie fino ad esplodere e avvelenare l'ambiente circostante. La rabbia ha già distrutto molti matrimoni, ha distrutto amicizie e relazioni.
Tuttavia questa emozione, perché la rabbia è un’emozione, non deve essere valutata solo come una cosa negativa. L'aggressività, la rabbia è una reazione naturale e può agire come un salvavita in caso di attacchi violenti dall’esterno . Abbiamo bisogno di un’iniezione di adrenalina per riuscire a difenderci prontamente o per fuggire, per aiutarci ad uscire rapidamente da una situazione pericolosa.

Ciò che è una protezione naturale in caso di pericolo non è purtroppo di utilità nelle relazioni. Eppure rabbia, aggressività e risentimento si verificano anche nelle situazioni interpersonali. Qui le emozioni sono spesso causate da frustrazione, traumi psichici o vecchie ferite che non sono mai state guarite, risanate.

Ma anche quando le emozioni sono sfociate in un litigio, è possibile ritrovarsi, ristabilire le relazioni tra due persone. La Bibbia ci fornisce un ottimo consiglio a riguardo.

Superare l'orgoglio e muovere il primo passo!
Spesso siamo noi stessi ad essere d’ostacolo nella riconciliazione. Siamo troppo orgogliosi e aspettiamo che sia l'altro a venire da noi e chiederci scusa. Ancora una volta costruiamo delle aspettative che l'altro prontamente non può soddisfare e questo crea solo nuova frustrazione e rabbia.
“Scuotiti e supera il tuo orgoglio, fai tu il primo passo verso l'altro“. Nella Bibbia, nella lettera di Giacomo, capitolo 4, versetto 10, Dio promette di innalzare colui che è pronto ad umiliarsi.

Decidere per la compassione
Certamente anche l'altra persona è in buona parte responsabile del conflitto sorto. E ci sono certamente argomenti che devono essere discussi e risolti. Ma il primo passo da fare, il primo atteggiamento da assumere nelle relazioni è la compassione. Decidi quindi per l’amore e non per la violenza.
La compassione ti aiuta a non cadere nuovamente nella tentazione del litigio. Gesù è un grande modello di empatia, ha vissuto pieno di amore e compassione. Questo è possibile leggerlo nel Vangelo di Matteo, capitolo 9, versetto 36.

Assumersi le proprie responsabilità e ammettere i propri errori
È sempre facile irritarsi per le debolezze altrui. Solitamente entrambe le parti contribuiscono a far esplodere un conflitto. Assumiti le tue responsabilità e impara a riconoscere i tuoi errori. Chiedi perdono all’altro e sii tu stesso pronto a perdonare.
È un segreto spirituale profondo il fatto che la guarigione interiore è strettamente collegata alla confessione della propria colpa, del proprio peccato. Si legga a questo proposito quanto scritto nella lettera di Giacomo al capitolo 5, versetto 16.

Ascoltare invece di fare monologhi interminabili.
Dopo una discussione, si tende a difendersi e ad imporre all’altro le proprie vedute su come devono andare le cose. Ma non bisogna mai prendersi troppo sul serio. Decidi di ascoltare attentamente l'altro anziché formulare continue controargomentazioni e rimurginii nella tua mente. Ascolta con il cuore e presta attenzione a ciò che sta realmente accadendo nell'altra persona.
Nella lettera di Giacomo, capitolo 1, versetto 19 ci viene dato un consiglio molto saggio: "Sii veloce ad ascoltare, ma tardo a parlare, e lento all'ira".

 

  • Fonte: © Jesus.ch
  • Autore: Miriam Hinrichs
  • Traduzione: Gabriella Mezzanotti
  • Upload: Grazia Marano