Alle porte della fine

Era in una grande sala semioscura completamente solo, nell’aria c’era una strana atmosfera. Preso ormai nella morsa delle potenze occulte era vicino alla morte. J.D. racconta come il Signore lo ha liberato, ha cambiato la sua vita e gli ha dato una nuova prospettiva.
l mio padiglione era ormai sistemato, già all’ingresso del luna park era ben leggibile la scritta "INDOVINO" a caratteri grandi su uno striscione; dovevo solo attendere l’arrivo della clientela.
Stare al luna park era per me un piacere, inoltre da "indovino" godevo qualche privilegio poiché il pubblico che chiedeva il mio aiuto era generalmente formato da persone che nel bisogno erano disposte a credere a tutto.

Non svolgevo quell'attività per lucro in quanto come attore e cantante di musical avevo già raggiunto una discreta fama. Ciò che mi attirava era l'avventura, l'incognito ed il mistero. No…! Per svolgere la mia attività d'indovino non avevo fatto un patto con Satana, non credevo nella sua esistenza e nei musical con spunti cristiani avevo recitato e cantato per motivi professionali e non per convinzione spirituale.

Sistemato tutto, mentre mi trastullavo nella mia piccola reggia, una giovane donna con il volto sconvolto entrò chiedendomi di aiutarla. Mi chiese se avessi poteri soprannaturali e se avessi potuto tirarla fuori dai guai.
Lusingato, le confermai il mio potere e mentre la lasciavo parlare, cercando così di scoprire quali fossero i suoi problemi per poi darle qualche consiglio attraverso la sfera, per così dire magica, la conversazione divenne diretta.

La donna mi disse che faceva parte della setta satanica della città e che presto avrebbe dovuto fare un orribile sacrificio al diavolo. La sua narrazione non m’impressionò molto, anche perché non credevo in Satana. Quindi le feci coraggio e le chiesi di mostrarmi il luogo delle riunioni, garantendole che tramite il mio potere avrei sistemato la cosa.

Giunti davanti all'edificio la ragazza mi mostrò la grande porta dell’ingresso e scappò terrorizzata. Rimasto solo, ero indeciso se tornare sui miei passi oppure cercare di scoprire cosa si celasse dietro a quella storia. La curiosità vinse e fatti pochi passi mi trovai davanti all'ingresso principale. Stesi la mano per spingere la porta, che con mio grande stupore si aprì da sola prima che la toccassi ed entrai nel locale. Mi trovai in una grande sala deserta, con diverse colonne. Nell'atmosfera c'era qualcosa di strano, l’aria era pesante. Uno strano brivido mi percorse la schiena.

Non avevo paura, ma sentivo la necessità di abbandonare subito quel luogo sinistro. Gettai uno sguardo alle mie spalle, la grande porta cominciò a chiudersi da sola. Uno strano sentimento prese possesso di me e decisi di uscire rapidamente. Stranamente non riuscivo a muovermi, i miei piedi erano pesanti come il piombo, sembrava che fossero incollati al pavimento. Il cuore cominciò a battermi fortemente, mentre uno strano formicolio mi saliva dai piedi verso l'alto paralizzandomi prima le gambe, poi il bacino ed il petto.

Ormai non riuscivo più a muovermi e quello strano formicolio era già giunto al collo. Il respiro si bloccava nella gola e sentivo che la morte era ormai vicina.
In pochi istanti rividi tutta la mia vita: le cose buone e quelle cattive, le mie ciarlatanerie, la ragazza che mi aveva condotto in quel luogo, le esperienze della mia gioventù, la mia fanciullezza e la mia famiglia. Mi ricordai allora di una frase che mia madre, credente, mi disse abbracciandomi prima che lasciassi la casa paterna: "Figlio mio, se un giorno dovessi trovarti in situazioni difficili o in gravi problemi, invoca con tutto il cuore Gesù Cristo, egli ti ama, ti amerà sempre e di certo ti aiuterà”.

In quell'istante ed in quel luogo realizzai l'esistenza di Satana e delle forze malefiche, ma realizzai anche che l'esistenza di Dio è una realtà e che Lui è più potente di qualsiasi forza infernale! Con quel poco di fiato che ancora mi restava riuscì appena a sussurrare la mia invocazione di aiuto al Signore e con mio grande sollievo avvenne un miracolo. All'improvviso qualcosa di strano iniziò a muoversi nell'aria, il formicolio cominciò a scendere verso i piedi lasciando le membra del corpo libere di movimento. E mentre alle mie spalle la porta si riapriva da sola, ricominciai a respirare profondamente.

In un batter d'occhio corsi fuori e mi ritrovai davanti al frenetico ritmo quotidiano della città. Avrei voluto gridare a tutti l’incredibile esperienza fatta, avrei voluto metterli in guardia, ma di certo mi avrebbero preso per pazzo.
Tornai a casa ma non ero più la stessa persona di prima, quell'esperienza mi aveva completamente cambiato. Avevo sperimentato la forza distruttiva di Satana, al quale prima non credevo, ma avevo conosciuto anche la forza liberatrice di Dio, che nonostante il mio scetticismo e la mia testardaggine mi aveva sempre amato.

In quel momento accettai Gesù Cristo nel mio cuore, cercai l’aiuto di un gruppo di credenti e la mia vita cominciò a cambiare radicalmente. Ora, nel tempo libero tra un ruolo e l'altro, ho smesso di gironzolare da indovino e a raccontare chiacchiere a coloro che soffrono. Dopo l'esperienza fatta, attraverso conferenze in diverse parti del mondo, indirizzo le persone a Dio, che ha aiutato me e sicuramente aiuterà anche tutti coloro che lo cercheranno con tutto il cuore. •

Redazione:
Diversi anni fa, durante una grande conferenza a Lucerna, ho avuto il privilegio di incontrare J.D. (attore cinematografico americano e cantante di musical), che ha raccontato l’esperienza che lo ha portato al Signore. Purtroppo sugli appunti presi quel giorno ho anche i nomi di altre personalità intervistate e ricordando solo vagamente il suo nome, mi sono permesso di citarlo con le iniziali J.D. Vi ringrazio per la comprensione.

  • Fonte: Vecchi appunti di un incontro con J.D.
  • Autore: Salvatore Farinato
  • Upload: Grazia Marano