Vi è mai capitato di sospettare o di non fidarvi di qualcuno? Generalmente è la prima reazione che abbiamo quando entriamo in interazione con una persona sconosciuta. L’essere costantemente in guardia implica una situazione di stress perpetuo. Impariamo progressivamente a fidarci.
Quando la fiducia aumenta, siamo sempre meno in guardia, ma alle volte può capitare che l’altra persona ci offenda. Quando si verifica una situazione del genere, molti esitano a perdonare l’offesa poiché non comprendono la differenza tra la fiducia e il perdono. Perdonare e fidarsi di nuovo devono sempre andare di pari passo?
Differenza tra il perdono e la fiducia
Perdonare, è tracciare una linea di confine con il passato e mettere l’offesa subita al giusto posto, affinché non possa occupare tutto il nostro spirito. Sia che siamo gli autori o le vittime dell’offesa, Dio desidera che facciamo il primo passo per il perdono. Gesù chiama “benedetti” coloro che prendono l’iniziativa per la riconciliazione. In Matteo 5:9 Egli dichiara: “Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.”
Non aspettate quindi che l’altra parte venga da voi poiché agire rapidamente limita le ferite spirituali.
“Il senno rende l'uomo lento all'ira, ed egli considera un suo onore passare sopra le offese.” (Proverbi 19:11)
La fiducia, invece, è un sentimento di sicurezza che si prova verso qualcuno.
Essa può nascere in un attimo, basata sull’istinto (è raro) oppure si costruisce col passare del tempo.
Per ognuno dei nostri conoscenti, abbiamo inconsapevolmente sviluppato un capitale o un conto di fiducia che viene addebitato o accreditato a seconda della qualità delle nostre relazioni.
Il sostegno in un momento difficile, la preoccupazione, la benevolenza, la lealtà, possono farla crescere, mentre il pettegolezzo, il tradimento e ogni tipo di offesa possono creare sfiducia e degradarla fino a distruggerla completamente.
Ma perdonare significa dimenticare e continuare la relazione come se nulla fosse accaduto?
Perdonare significa fidarsi di nuovo?
Dal punto precedente abbiamo capito che c'è una differenza tra perdono e fiducia.
Il perdono deve essere concesso immediatamente, vale a dire non appena veniamo offesi, dobbiamo perdonare. Una colpa non perdonata distrugge la comunione con Dio e la comunione tra i fratelli.
“Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta.” (Matteo 5:23-24)
Per quanto riguarda la fiducia, essa si costruisce nel tempo. Se qualcuno ci facesse ripetutamente del male, non dovremmo comportarci da stupidi e dargli la possibilità di farlo all'infinito.
Dio vuole che lo perdoniamo, ma non ci obbliga a fidarci subito di lui, né a permettergli di farci ancora del male. Deve riconquistare la nostra fiducia e dimostrare di essere davvero cambiato. Il rapporto non è rotto, ma dobbiamo proteggerci. Molti sono riluttanti a perdonare perché non capiscono la differenza tra perdono e fiducia. Perdonare significa liberare le persone che teniamo prigioniere nel nostro cuore. Il perdono deve essere immediato, ma la fiducia può seguire gradualmente. Dio ci invita a preservare l'unità dello spirito mediante il vincolo della pace: “Sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace.” (Efesini 4:3)
Redazione: Come qualcuno diceva: “Non perdonare è preparare una pozione di veleno per l’altro e poi berla.”