Nov 2024

La lezione dell’aquila e del corvo

Con il freddo che colpisce implacabilmente le alture, un numero sempre maggiore di uccelli rapaci scende in pianura alla ricerca di cibo, tra questi c’è anche l’aquila reale (Steinadler).
Qualche giorno fa, mentre camminavo sulla riva del lago, ne ho notata una che. sfruttando le correnti ascensionali e scrutando il suolo, con maestosa eleganza, faceva spettacolari ascensioni e spericolate picchiate; uno spettacolo affascinante che mozzava il fiato.
Mentre ammiravo questo spettacolo, vidi che l’aquila veniva attaccata da un corvo. Fu interessante notare che l’aquila continuò a volare indisturbatamente e iniziò una veloce ascesa. Mentre il corvo lasciava la presa e discendeva, lei s’innalzava nel cielo blu, fino a diventare un punto nero.
Incuriosito, mi sono informato presso la Stazione di Ornitologia di Zurigo e l’interessante risposta che ho ricevuto è stata la seguente: se si è fortunati, si può ammirare uno spettacolo simile sulle montagne svizzere o anche in California. Gli ornitologi hanno osservato corvi che hanno sviluppato una particolare tattica per attaccare le aquile. Si lanciano in volo e, dopo essere atterrati sulla schiena dell’aquila, la beccano e mordono ripetutamente sul collo.
L'aquila non si difende, non affronta il corvo e non lo scuote dalla schiena. Risparmia le sue energie e con le sue maestose ali si lancia in un’inarrestabile ascesa.
Più l'aquila sale, più l’aria diventa rarefatta, quindi non potendo respirare bene il corvo cede la presa e prende il volo per scendere ad altitudini più favorevoli.
È da considerare che l’aquila può volare fino a 3.000-5.000 metri di quota, mentre i corvi non superano i 1.300-1.500 metri.

Cosa apprendiamo dal comportamento dell’aquila
Esiste un parallelismo tra il comportamento dell’aquila e quello che dovrebbero avere i cristiani. La strategia dell’aquila potrebbe infatti mostrarci il buon atteggiamento del cristiano verso Dio.
Con questo non intendo affermare che dovremmo ignorare le circostanze della vita! Intendo dire che invece di lottare duramente per liberarcene o cercare di evitarle, dovremmo piuttosto avvicinarci a Dio (volare più in alto) e avere più fiducia in Lui. Forse anche voi avete fatto l’esperienza che i problemi della vita diventano molto più facili da affrontare quando ci fidiamo della grazia, dell'amore, del potere e della presenza di Dio nella nostra vita.
Non lottare con veemenza contro la critica, l’offesa, le delusioni e altro. Se sei nella sofferenza e sperimenti amarezze e delusioni, non dibatterti, ma lasciati invadere dall’amore di Dio e dalla guida dello Spirito Santo e ti sentirai invadere da una profonda pace e serenità.
In Efesini 6:12 l’Apostolo Paolo ci ricorda che il nostro combattimento non è contro sangue e carne… (leggi il testo ai versi 12 - 20).

Qualche volta ci affatichiamo nel gestire bene le relazioni che ci causano difficoltà e ci stressano. Forse investiamo molto tempo ed energia in situazioni o persone che ci creano problemi e ci logorano. In questo caso dobbiamo rivolgere lo sguardo al nostro Dio d’amore e lasciarci guidare dallo Spirito Santo nelle nostre relazioni. Invece di concentrarci su come gestire le situazioni da soli, dobbiamo volare più in alto come l’aquila, alla presenza di Dio che desidera aiutarci a farci diventare la persona che egli vorrebbe. Più ci avviciniamo a lui, meno saremo attratti da comportamenti sbagliati.
Confidando in Dio e nella sua forza, riusciamo a staccare lo sguardo dalle avversità e a perdonare coloro che le hanno causate.
Dio stesso ci incoraggia con la sua Parola nel Salmo 62:6: “Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare”.
E attraverso Isaia 40:31 sottolinea: “…ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano”.•

  • Testo: Salvatore Farinato
  • Fonte: © Risorsecristiane.ch
  • Upload: Stefano Marano