L’ex portiere afferma che non fa nulla senza prima consultare Dio!
L’ex portiere brasiliano Heurelho Gomes ha sempre riconosciuto la mano di Dio in ogni fase della sua vita, riconoscendo che Dio è stato l’unico grande Dio che lui ha mai visto. Sostiene che “senza Dio non siamo nulla”.
Durante un’intervista nel programma radiofonico “Trans Mundial del Brasile”, Gomes ha fatto una dichiarazione sulla sua carriera: “Ho alle spalle un’infanzia povera e, come molti altri bambini che hanno vissuto questo, sognavo di diventare un calciatore e se il sogno fosse divenuto realtà, pianificavo di dare una casa alla mia famiglia”.
Comunque, il suo piano era molto più piccolo rispetto a quello che Dio aveva per la sua vita. Gomes, che è nato nell’entroterra di Minas Gerais, dove amava molto “giocare a calcio con i suoi amici”, non immaginava minimamente di diventare un giocatore professionista.
Quando parla delle difficoltà della sua vita economica, ricorda cosa pensava suo padre, ma le risorse della piantagione non erano sufficienti neppure per sostenere la famiglia. “Mia madre aveva iniziato a lavorare con un’organizzazione che si occupava di rimboscamento”.
Un giorno, all’età di 14 anni, era seduto sotto un albero e vide sua mamma davvero molto triste. “Sto riscaldando l’acqua sulla stufa a legna” dice Gomes e usando le parole della mamma riporta questo suo pensiero “stavo riscaldando l’acqua sulla stufa a legna, come se non avesse nient’altro di meglio da offrire alla mia famiglia.”
La decisione
Quello è stato il giorno in cui mi sono detto: “Io sono un calciatore!” E se non fosse il piano di Dio, credo che Lui porterà all’esistenza ciò che non esiste, come dice la Bibbia.” Gomes ricorda come sua madre rise con affetto alle sue parole, ha poi aggiunto; “Ma è da lì che tutto è iniziato”, riconoscendo che Dio scruta i cuori predisposti. "Chiaramente è da qui che tutto è iniziato” ha detto, riconoscendo che Dio scruta i nostri cuori.
È stato un lungo cammino; nel 2000, a 19 anni è entrato nel club di calcio del Cruzeiro a Belo Horizonte. “Mi accettarono nonostante non fossi stato allenato come portiere,” racconta.
Poi aggiunge: “Avevo solo chiesto una casa per mia madre, ma Dio è andato di gran lunga oltre, anche dandomi la mia squadra di calcio del cuore. Mi piace menzionare Efesini 3:20, dove dice che Dio fa infinitamente di più di quello che domandiamo e pensiamo. Dio aveva preparato tutto.”
La realizzazione
Gomez riporta che non aveva molta ambizione e ha vissuto a un livello che non riusciva neanche a sognare. “Entrare nel Cruzeiro è stato l’apice della mia carriera. Sono consapevole che il 95% dei calciatori non riesce ad arrivare a questo punto. Pochi arrivano ad attraversare questo imbuto”.
Gomes ha menzionato le difficoltà finanziarie e le opportunità in cui non c'era "niente da fare" e "nulla da chiedere". Segnala un cammino ampio e faticoso. Prosegue: "Non siamo degni di quello che Dio ci dà, ma dobbiamo perseverare. Dio mi ha concesso una crescita soprannaturale".
E prosegue dicendo: ”Il piano di Dio inizia dal grembo di nostra madre, come dice la Bibbia; senza Dio non siamo nulla, non importa quello che stiamo attraversando. Tutti noi attraversiamo lotte, ma siamo più che vincitori in Cristo Gesù”.
Conclude: ”Prima conoscevo Dio per sentito dire, ora come Giobbe lo conosco faccia a faccia e so quanto sia difficile il deserto. La mia vita oggi ruota attorno a questo: non faccio nulla senza consultare il Signore”.•
- Testo: Redazione Acontecercristiano
- Fonte: © Acontecercristiano.net
- Traduzione: Debora Caglia Ferro
- Upload: Stefano Marano