QUESTIONI BASILARI RIGUARDANTI LA BIBBIA
In campo scientifico si usa formulare principi fondamentali di una determinata disciplina per mezzo di precise proposizioni. È così che si costruiscono le teorie scientifiche. Ora, sebbene questo metodo non si possa applicare in tutto e per tutto alla Bibbia, data la sua complessa natura, tuttavia qui vogliamo usare anche noi, almeno una volta, tali proposizioni di tipo scientifico, tenendo però conto di tale limite. Le proposizioni si riferiscono fondamentalmente alla Bibbia stessa e riguardano soprattutto poche nozioni basilari, che servono da introduzione a questo „Libro dei libri". Le seguenti proposizioni, dunque, consistono per lo più di brevi affermazioni, che si basano solidamente su varie citazioni bibliche. La Scrittura, nella Bibbia stessa, è indicata con vari termini che sono praticamente sinonimi: Parola di Cristo o Parola di Dio (Romani 10:17), la Parola del Signore (cioè di Yahweh, l'Eterno, secondo la Versione Riveduta, 1 Samuele 15:23), il Libro del Signore (o dell'Eterno, Isaia 34:16), libro (Geremia 30:2), Scrittura (Luca 4:21; Matteo 21:42), Scritti Sacri o Sacra Scrittura (2 Timoteo 3:15), Antico Patto (2 Corinzi 3:14).
I/1 L'Origine della Bibbia
B1O: La Bibbia è l'unica fonte di informazione, rivelata ed autorizzata da Dio: „Così parla I 'Eterno, l'Iddio d'Israele: scriviti in un libro tutte le parole che ti ho dette" (Geremia 30:2). In quanto Signore della gloria, Gesù diede questo ordine: „Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci" (Apocalisse 21:5). Alla parola della Bibbia non è permesso aggiungere o sottrarre qualcosa (Apocalisse 22:18-19), per cui tutti gli altri libri presentati come rivelazione (ad es. il libro di Mormon, dei Mormoni ed il Corano dell'Islam) sono invenzioni umane. In Galati 1:8 si sottolinea l'unicità della Rivelazione biblica ed anche la conseguenza di ogni alterazione del Vangelo: „Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo dal Cielo vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema" cioè maledetto.”
B11: Tutto sommato, l'origine della Bibbia è umanamente incompren-sibile, anche se a volte si può avere un'impressione diversa (Luca 1:1-4). Per noi rimane un sondabile mistero il modo in cui le informazioni sono passate da Dio agli Scrittori della Bibbia. Affermazioni come „lo (Dio) ho messo le mie parole nella tua bocca" (Geremia 1:9), o come „L'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo" (Galati 1:12), ci danno la netta impressione che noi, nel caso della Bibbia, abbiamo a che fare con una fonte divina di informazioni. Tuttavia rimane aperta la questione del come gli Scrittori abbiano ricevuto il contenuto del messaggio.
B12: L'aspetto divino della Bibbia: La paternità letteraria della Bibbia è divina. Secondo 2 Timoteo 3:16, tutta la Scrittura è stata ispirata da Dio (in greco theopneustos, ispirata da Dio e dallo Spirito Santo – „soffiata" da Dio), La fonte di informazioni è Dio Padre, Dio Figlio e lo Spirito Santo:
- Dio Padre: „lddio, dopo aver molte volte e in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo dei Profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il Suo Figliuolo" (Ebrei 1:1-2).
- Gesù Cristo: „Guardate di non rifiutare Colui che parla; perché se quelli non scamparono quando rifiutarono colui che rivelava in terra la Sua volontà, molto meno scamperemo noi se voltiamo le spalle a Colui (Gesù) che parla dal Cielo" (Ebrei 12:35).
- Lo Spirito Santo: „Degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo (11 Pietro 1:21)
B13: L'aspetto umano della Bibbia: La Parola di Dio ci viene presentata in un „involucro" umano, cioè i pensieri divini sull'impossibilità di conoscere le vie di Dio, sull'incomprensibilità del Suo amore e della Sua misericordia sono presentati con le limitate espressioni del linguaggio umano, eppure sono parole piene di „Spirito e Vita" (Giovanni 6:63).
I/2 La veridicità della Bibbia
B20: La Parola della Bibbia è verità assoluta: „La Tua Parola è verità"( Giovanni 17:17). Anche l'Antico Testamento conferma tale caratteristica della Bibbia: „Dio non è un uomo, perché Egli mentisca, né un figliuol d'uomo, perché Egli si penta. Quando ha detto una cosa non la farà? O quanto ha parlato non manterrà la promessa”? (Numeri 23:19). In Giovanni 14:6 Gesù asserisce non solo che dice la verità, ma anche che Lui stesso è la Verità in Persona. Lo scrittore Manfred Hausmann così osserva sulla natura della verità: „La verità è infinitamente più grande e profonda dell' esattezza".
B21: C'è una stretta connessione tra Gesù e la Parola di Dio: Gesù Cristo e la Parola di Dio costituiscono un 'indissolubile unità (Giovanni 1:1-4; Apocalisse 19:13). Durante la Sua vita terrena, Gesù era, nello stesso tempo, vero Uomo e vero Dio. Era il Figlio dell'uomo ed il Figlio di Dio – „Annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini, ed essendo trovato nell'esteriore come un Uomo...” (Filippesi 2:7,8). Tuttavia, a differenza di tutti gli altri uomini, era senza peccato, Questo vale analogamente anche per la Parola di Dio: esteriormente appare come altri libri come un libro con molti generi letterari, ma a differenza di tutti gli altri libri, è la Parola di Dio, che è infallibile, assolutamente vera (Salmo 119:60) e perfetta (Proverbi 30:5). B21 comprende i concetti espressi in B12 e BI 3.
B22: Non c'è nessuna differenza qualitativa, quanto a verità, tra i libri della Bibbia o tra gli Scrittori nell'esercizio della loro funzione. L'Antico Testamento, non può essere contrapposto al Nuovo Testamento e viceversa, come anche i Vangeli non possono essere contrapposti alle Lettere di Paolo, poiché tutte le Scritture si basano sulla Rivelazione divina (Galati 1:11). D'altra parte, le affermazioni bibliche non hanno sempre la stessa importanza. Così la profonda affermazione in Giovanni 3:16 riguardante la storia della salvezza, non è da paragonarsi, quanto ad importanza, ai particolari del viaggio dell' Apostolo Paolo in Atti 27:13, così come la storia della creazione secondo Genesi 1:1 e seguenti ha un valore diverso da quello dell'elenco degli Ebrei reduci dall'esilio, secondo Esdra 2 (si veda anche B50).
I/3 Prove della veridicità della Bibbia
B30: La veridicità della Bibbia può essere provata. Dio non si aspetta una fede cieca, ma vi sono alcuni validi criteri che ci aiutano a conoscere la verità:
- Prova basata sulla vita stessa: Gesù insegna che la validità della Parola si può provare dall'uso che ne facciamo nella nostra vita: „La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. Se uno vuol fare la Sua volontà, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se Io parlo di mio" (Giovanni 7:16-17).
- Prova basata sulla propria libertà: Gesù insegna che l'uso di un'errata ideologia rende schiavi (le ideologie e le sette rendono schiavi gli uomini), mentre la revisione del proprio pensiero rende liberi: „Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:31-32).
- Prova mediante l'accettazione della Parola di Dio: Come si può conoscere il sapore dell'arancia solo provandola, così la veridicità della Bibbia è chiara solo se la si legge e la si accetta. Le discussioni e le dispute non possono mai sostituire lo studio intenso della Bibbia. I Bereani agirono in maniera esemplare: „Questi furono più generosi di quelli di Tessalonica, in quanto che ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così" (Atti 17:11).
- Prova basata sul risultato: Chi si regola secondo la Parola di Dio, e segue le Sue istruzioni, avrà certamente successo nella vita (si veda Domande sulla Bibbia DB2): „Questo libro della Legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che è scritto, poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai" (Giosuè 1:8).
- Prova basata sull'ascolto: Dio ha associato, una Sua promessa all'ascolto del sermone basato sulla Bibbia. Chi con tutto il cuore ascolta la Parola di Dio, crederà: „La fede viene dall'udire, e l'udire si ha per mezzo della Parola di Cristo" (Romani 10:17).
- Prova basata sulla propria natura peccaminosa: La Bibbia non ci parla mai così chiaramente come quando parla della nostra natura peccaminosa, Chi guarda a sé stesso con sincerità, sa che la Bibbia ha perfettamente ragione quando fa questa diagnosi: „Non c'è nessuna differenza: Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Nessuno può dire che non vale per lui ciò che si afferma in 1 Giovanni 1:8, "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi".
NOTA: Fatto è che la veridicità della Bibbia è evidente soltanto a chi agisce obbedendo. Chi tratta la Bibbia in maniera distaccata, da puro intellettuale, non troverà mai il giusto approccio ad Essa (1 Corinzi 1:19). I calcoli matematici possono certamente essere di aiuto, ma fare il primo passo verso la fede rimane una decisione individuale. Le promesse di Dio possono essere soltanto accettate per fede o rifiutate.
I/4 La tematica biblica
B40: La Bibbia parla di Gesù. Questo vale non solo per il Nuovo Testamento, ma anche per l'Antico Testamento. Gesù ha detto: „Voi investigate le Scritture, perché pensate di avere per mezzo di Esse vita eterna, ed Esse son quelle che rendono testimonianza di Me" (Giovanni 5:39). Dal Nuovo Testamento apprendiamo il giusto atteggiamento che dobbiamo avere nei confronti dell'Antico Testamento, perché queste Scritture testimoniano di Cristo. Gesù ha rivelato tale principio ai discepoli sulla via di Emmaus (Luca 24:13-35). Questo è anche lo scopo principale della Bibbia, così espressa in Giovanni 20:31 – queste Scritture sono state „scritte affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché credendo, abbiate vita nel Suo nome".
B41: La Bibbia parla di cose terrene e celesti (Giovanni 3:12). Tra le cose terrene vi sono, ad esempio, fatti storici, descrizioni di viaggi, incontri personali, prescrizioni legali, descrizioni di sentimenti, cronache familiari, genealogie, rapporti missionari, questioni riguardanti la vita di ogni giorno ed informazioni di carattere scientifico. Oltre a ciò, per mezzo di importanti affermazioni, la Bibbia dirige la nostra attenzione sempre più sulle cose celesti (Matteo 6:33; Colossesi 3:2): su Dio, Gesù Cristo e sullo Spirito Santo, sul Regno di Dio, sulla resurrezione ed il giudizio, sul Cielo e sull'eternità.
B42: La Bibbia ci fornisce un quadro realistico dell'umanità: Gli uomini e le donne della Bibbia non sono mai esaltati come se fossero degli eroi, ma vengono presentati così come erano, con tutte le loro debolezze, con i loro fallimenti, ma anche con le loro azioni esemplari. Neanche nel caso di Davide, „l'uomo secondo il cuore di Dio „(1 Samuele 13:14; Atti 13:22), si cerca di ridimenzionarne le colpe (2 Samuele 11).
B43: La Rivelazione biblica è la chiave per capire questo mondo. Essa infatti è la basilare ed insostituibile fonte di informazione. Soprattutto il presente rimane oscuro senza i tre eventi del passato attestati dalla Bibbia: la Creazione, il peccato, il Diluvio. Seguono quindi alcune sotto-proposizioni:
- II passato è la chiave del presente. Questa affermazione è esattamente il contrario dell'affermazione fondamentale della teoria dell'Evoluzione, secondo cui dai dati derivanti oggi dall'osservazione della Natura, si può risalire nel passato fino all'inizio dell'Universo.
- Le caratteristiche della Creazione ci sono chiare solo per mezzo della fede (Ebrei 11:3). Tali caratteristiche vengono attestate in più passi della Bibbia. La Creazione dunque è avvenuta:
- mediante la Parola di Dio: Salmo 33:6; Giovanni 1:14; Ebrei 11:3.
- mediante la potenza di Dio: Geremia 10:12
- mediante la sapienza di Dio: Salmo 104:24; Proverbi 3:19; Colossesi 2:3
- mediante il Figlio di Dio: Giovanni 1:1-4; 1:10; CoIossesi 1:15-17; Ebrei 1:2b
- senza materiale già esistente: Ebrei 11:3
- senza perdita di tempo: Salmo 33:6
- La morte è una conseguenza del peccato dei primi esseri umani: Genesi 2:17; 3:17-19; Romani 5:12, 14; 6:23; 1 Corinzi 15:21.
- Anche la Creazione è stata colpita dalle conseguenze del peccato dell'uomo: Romani 8:20,22. In campo biologico l'esistenza di meccanismi distruttivi (per es. i batteri, causa di tante malattie, il parassitismo, la possibilità di essere uccisi da serpenti, ragni velenosi e animali rapaci, piante carnivore, la fatica a causa di „spine e triboli") si può spiegare solo tenendo conto del peccato dell'uomo.
- Attualmente la geologia della terra non si può spiegare senza il Diluvio.
I/5 Le affermazioni della Bibbia
B50: La portata (il significato, il pensiero) delle affermazioni bibliche non è ovunque la stessa, sebbene non vi sia nessuna informazione inutile. Questo è evidente se si paragona Giovanni 3:16 con Atti 18:1 (si veda B22).
B51: La Bibbia contiene tutte le asserzioni che ci sono utili. Contiene tutto ciò che è necessario per comportarsi bene in questa vita come anche per raggiungere il fine eterno: „Cercate nel Libro dell'Eterno e leggete... " (Isaia 34:16), e lì troverete tutto quello di cui avete bisogno!
B52: La Bibbia non si contraddice mai. Alcune contraddizioni apparenti possono essere subito eliminate con un esame attento dei testi. La causa di tali malintesi è la negligenza di alcuni principi biblici:
- La Bibbia spesso fornisce informazioni molto concisamente: La storia della conversione di Levi (Matteo) è descritta in un solo versetto (Matteo 9:9). Così l'annosa questione circa le mogli dei figli di Adamo trova la sua risposta nelle più che concise narrazioni bibliche. La soluzione del problema è comunque possibile anche con un ragionamento: Secondo Genesi 5:4, Adamo generò figli e figlie. In quella fase iniziale i fratelli e le sorelle si sposavano fra loro; nella seconda generazione c'erano già dei cugini e delle cugine. Così, subito dopo la Creazione, il matrimonio tra parenti non era qualcosa di male.
- Nel caso di alcuni eventi, vi sono nella Bibbia racconti paralleli e complementari che ne mettono in evidenza alcuni aspetti particolari.
Primo esempio: Le genealogie di Gesù secondo Matteo 1:1-17 e Luca 3:23-28 hanno ognuna uno scopo diverso; nel primo caso, partendo da Abrahamo e attraverso la genealogia regale davidica si arriva a Maria, madre di Gesù, e nel secondo caso di tratta della genealogia di Giuseppe.
Secondo esempio: I vari racconti della resurrezione differiscono in particolari non essenziali.
- Il senso di alcune affermazioni spirituali emerge chiaramente solo se le si considerano come l'una complementare dell'altra. La fisica della luce può essere ben descritta solo in modi che si completano a vicenda: da una parte la luce si comporta come un'onda, dall'altra secondo le caratteristiche proprie della materia (fotoni). Se dunque questi due aspetti vengono considerati assieme, allora è possibile conoscere la realtà. Anche la Bibbia contiene tali asserzioni complementari. Così, per - quanto riguarda la fede salvifica, vi sono due teorie complementari che sembrano in contraddizioni fra loro„ ma in realtà costituiscono un'unica asserzione (si veda anche la domanda di DSI):
- a) Noi riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della Legge" (Romani 3:28).
- b) „Voi vedete che l'uomo è giustificato per opere e non per fede soltanto " (Giacomo 2:24).
- Alcuni problemi sorgono a volte dalla Versione che si usa. Ad esempio, secondo la Versione di Lutero (e della Riveduta italiana), Giacobbe sotterrò gli idoli sotto una quercia (Genesi 35:4). Tuttavia la traduzione che più si avvicina, quanto a significato, al termine usato nel testo originale è „terebinto".
Nota bene: Gli uomini non rifiutano la Bibbia perché si contraddice, ma piuttosto perché la Bibbia contraddice gli uomini.
- In qualche caso la soluzione di apparenti contraddizioni è difficile, ma sempre possibile per principio. Ecco alcuni esempi: La morte di Giuda (Matteo 27:5-Atti 1:18); il contenuto dell'Arca (1 Re 8:9; Ebrei 9:4); la morte di Saul (1 Samuele 31; 2 Samuele 1). Esempi di soluzione: Secondo Matteo 27:5, Giuda si impiccò, mentre in un altro passo è detto: „Ed essendosi precipitato giù, gli si squarciò il ventre e tutte le sue interiora si sparsero lì intorno" (Atti 1:18). Queste due affermazioni sulla morte di Giuda sembrano contraddirsi. Possono però armonizzarsi, se si considera la seconda affermazione come una descrizione, in termini più forti, di quello che accadde – è come se noi oggi dicessimo che Giuda, impiccandosi, cadde a terra e „crepò" (si veda B59).
B53: La Bibbia è l'unico Libro con autentiche profezie che si sono del tutto avverate nello spazio e nel tempo (si veda anche domanda DBI).
Definizione di profezia: Profetizzare consiste nel prevedere con certezza un determinato evento futuro non necessario, nel senso che dipende dalla libera scelta umana e che non è possibile conoscere con i normali mezzi umani. La profezia è anche la conoscenza anticipata di eventi futuri in contrasto con la storiografia che riguarda la conoscenza attuale di eventi del passato. A tal proposito, in Giovanni 13:19 Gesù rivela la Sua intenzione di rafforzare la fede dei discepoli con una profezia che precede un evento: "Fin da ora ve Io dico, prima che accada, affinché, quando accadrà, voi crediate che sono Io".
B54: Dio spesso comincia la Sua Rivelazione con qualche particolare che a poco a poco diventa più importante. L'esempio più notevole di tale modo di fare è costituito dalle promesse riguardanti la venuta di Gesù in questo mondo.
B55: Se si legge il testo con superficialità, c'è il pericolo di non considerare importanti i particolari. Spesso i particolari hanno un significato più profondo di quanto si pensi.
Primo esempio: L'uso romano di spezzare le gambe ai crocifissi fu seguito nel caso dei due ladroni, ma non nel caso di Gesù dopo la crocifissione (Giovanni 19:32-36). Il riferimento profetico a Esodo 12:46, „Non ne spezzate alcun osso" (Giovanni 19:36b), non lo si comprende subito, perché nell'Antico Testamento ci si riferisce all'agnello pasquale.
Secondo esempio: Secondo le prescrizioni dell'Antico Testamento, Gesù dovette essere crocifisso fuori le mura di Gerusalemme, perché al tempo dell'Antico Testamento i sacrifici venivano fatti fuori del campo (Levitico 16:27; Ebrei 13:11-12).
B56: Le affermazioni bibliche sono così profonde da non essere umanamente comprensibili (1 Corinzi 13:12). Georg Huntermann ha giustamente affermato: „Ciò che la Bibbia ci vuole davvero dire comincia al di là di ciò che la ragione umana può esplorare".
B57: Il raggio delle affermazioni bibliche è molto più ampio di ogni pensiero umano. Il tempo va da „prima della fondazione del mondo" (Efesini 1:4) fino all'eternità di Dio (Apocalisse 22:5). La Bibbia quindi risponde a tutte quelle domande a cui nessuna scienza è in grado di rispondere: che cosa è la morte? Perché c'è e fino a quando ci sarà? Che cosa è l'uomo? Da dove veniamo? Perché viviamo e dove andiamo? Che cosa sarà l'eternità?
B58: La Bibbia è un'opera letteraria originale. Una caratteristica della Bibbia è che il suo messaggio è espresso con tanti generi letterari diversi come in nessun altro libro: poesia (Salmo 119) inno (Colossesi 1:15-17), canto d'amore (Cantico dei Cantici), racconto di carattere scientifico, ma in un linguaggio semplice (Genesi 1), narrazione storica (Esdra), similitudini (ad es., una similitudine presa dalla vita di ogni giorno), parabola (dal greco parabolê, cioè „posto uno contro l'altro", una situazione particolare ed unica usata per fare un paragone – Luca 18:1-8), discorso metaforico (Giovanni 15:1 e ss), metafora profetica (Apocalisse 6), discorso profetico (Matteo 24), paradosso (Filippesi 2:12-13), esortazione (Colossesi 3:16-17), lode (Efesini 1:3), benedizioni (Filippesi 4:7), insegnamento (Romani 5:12-21), cronaca familiare (1 Cronache 3), preghiera (Salmo 35), testimonianza personate (1 Giovanni 1:1-2), descrizione di sogni (Genesi 37:6-7), discorso diretto di Dio (Matteo 3:17), discorso pastorale (Giovanni 4:7-38), disputa (Atti 15:7-21), processo (Giovanni 18:28-38), proverbi (Proverbi 13:7), promesse (Marco 16: 16), giudizio e condanna (Matteo11 :21-24), enigma (Giudici 14:12-14), legislazione (civile, penale, rituale, sanitaria), poesia lirica (Cantico dei Cantici), biografia (Neemia) corrispondenza personale (Lettera di Paolo a Filemone), diario (Atti 1 6), monologo (Giobbe 32:37), dialogo (Giobbe 3:31), apocalittica (Daniele, Apocalisse), segreto temporaneo (Daniele 12:9), prologo (dal greco prologos, Luca 1:1-4), epilogo (dal greco epilogos, conclusione, Giovanni 21:25), ellisse (dal greco elleipsis, espressione; mezzo stilistico che esprime ciò che di per sé non è importante – Matteo 9:9, dove quel „levatosi" è inutile di per sé, perché se Matteo seguì Gesù, dovette per forza levarsi, alzarsi), metafora (dal greco metaforà, espressione usata in senso traslato; Abdia 4), iscrizione (Giovanni 19:19) cifra (Apocalisse 13:18).
La Bibbia invece non conosce: saga, leggenda, mito, favola, glossa, satira, commedia, barzelletta, utopia, fantascienza. Figure retoriche quali l'iperbole (dal greco hyperballein, gettare al di là della méta, cioè esagerare; Luca 7:33) e l'ironia (dal greco eironeia, 2 Corinzi 12:11) si presentano a volte come chiare e ben note espressioni stilistiche.
Nessun libro al mondo presenta una tale gamma di mezzi espressivi e nessun libro dice sempre ed esclusivamente la verità senza alcuna eccezione.
B59: La Bibbia presenta una notevole ricchezza di mezzi espressivi – Oltre alle forme più frequenti, vi sono nella Bibbia molti tipi di discorso:
- Discorso fenomenologico: invece di qualche astratta considerazione, il fenomeno viene descritto dal punto di vista dell'osservatore. La moderna astronomia, come anche la Bibbia, parlano del sorgere del sole e del tramonto del sole, sebbene questo fenomeno avvenga non perché il sole „va a dormire", ma a causa della rotazione della terra,
- Espressioni idiomatiche: Brevi locuzioni, in determinate situazioni, diventano lunghe espressioni (Giudici 14:18, „arato con la mia giumenta").
- Linguaggio poetico: Cantico dei Cantici 8:3, „…la sua sinistra sia sotto il mio capo, e la sua destra mi abbracci".
- Descrizioni ed immagini per gli attuali concetti scientifici e tecnici: La Bibbia descrive i risultati del progresso scientifico o determinate situazioni, per cui oggi la scienza adopera vari concetti: invece di satelliti, laboratori spaziali e stazioni orbitali, la Bibbia dice analogamente: „Quand'anche tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila, quand'anche tu lo ponessi tra le stelle" (Abdia 4). Invece della terminologia ginecologica usata per descrivere le condizioni del feto nell'utero, ecco come le descrive la Bibbia: „Le mie ossa non ti erano nascoste, quando io fui formato in occulto e tessuto nelle parti più basse della terra 4' (Salmo 139:15).
- Formule scientifiche: Il racconto della Creazione è un buon esempio per questo, perché, tra l'altro, in esso si fa riferimento, in modo fisicamente esatto, al metodo per misurare il tempo e alla definizione dell'unità di misura (Genesi 1:14,19).
- Immagini di tutti i giorni per illustrare concetti spirituali: Ad esempio, nella parabola in Matteo 13:3-23 il seminatore è il portatore del messaggio biblico, il seme è la Parola di Dio, le spine sono gli ostacoli, e la buona terra rappresenta i cuori degli uomini ben disposti nei riguardi dell'Evangelo.
B59-1: Ogni testo biblico deve essere considerato alla luce del relativo genere letterario (D58) e della figura retorica ivi usata (B59). Le affermazioni quindi devono essere prese o alla lettera o in senso lato, ma sempre ben precise:
- a) Alla lettera: in Luca 24:44 Gesù insegna rifacendosi alla Scrittura: „Queste sono le cose che Io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che tutte le cose scritte di Me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi, si sarebbero adempiute". Anche in altri passi si trova questo modo di procedere: „… affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del Profeta" (Matteo 2:15); „Oggi si è adempiuta questa Scrittura e voi l'udite" (Luca 4:21 ); „Non avete mai letto nelle Scritture? (Matteo 21:42).
- b) In senso lato e ben preciso: Se Gesù dice: „lo sono la vite, voi i tralci" (Giovanni 15:5), questa affermazione non può essere presa alla lettera, ma solo in senso lato. Il senso qui inteso è molto facilmente riconoscibile, poiché le figure retoriche servono a rendere più viva l'illustrazione e a facilitarne la comprensione. ln tal caso, questa è l'affermazione chiave: „Senza di Me non potete far nulla”.
I/6 Il valore delle affermazioni bibliche
B60: Il messaggio della Bibbia è l'informazione più preziosa che vi sia. Il noto evangelista Wilhelm Pahls afferma giustamente: „L'Evangelo è la più bella notizia che sia stata mai data agli uomini, né mai qualcosa di simile è stato mai annunziato a noi uomini", Nel Salmo 119 si mette in rilievo, in vari modi, tutto il molteplice valore della Parola di Dio: „La Legge della Tua bocca vale per me più di migliaia di monete d'oro e d’argento (v 72); „lo mi rallegro della Tua Parola, come uno che trova un grande bottino di guerra" (v. 162).
B61: Chi rifiuta la Parola di Dio, sarà giudicato. Come la pedicazione della Parola di Dio porta alla fede (Romani 10:17 e quindi alla salvezza, così il rifiuto di tale Parola porta alla perdizione: 1 Samuele 15:23, "Giacché. tu hai rigettato la Parola dell'Eterno, anch'Egli ti rigetta come re"; Giovanni 8:47. „Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio"; Atti 13:46. "Era necessario che a voi per i primi si annunziasse la Parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai Gentili".
B62: La Bibbia consta dell'Antico e del Nuovo Testamento, Entrambe queste parti sono ugualmente Parola di Dio e non possono essere considerate come opposte all'altra. Nel Nuovo Testamento, si cita spesso l'Antico Testamento, e questo dimostra che la Rivelazione di Dio è progressiva. Le più importanti promesse dell'Antico Testamento si avverano nel Nuovo Testamento: „Tutti costoro (gli uomini dell'Antico Testamento), pur avendo avuta buona testimonianza per la loro fede, non ottennero quello che era stato loro promesso, perché Iddio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, onde essi non giungessero alla perfezione senza di noi" (Ebrei 11:39-40). Troviamo il Signore Gesù già nell'Antico Testamento: ,,Voi investigate le Scritture perché pensate di avere per mezzo di esse la vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di Me" (Giovanni 5:39).
B63: Gli apocrifi (dell'Antico Testamento; dal greco apokryfos, nascosto) non devono essere considerati Parola di Dio. Cronologicamente parlando, furono composti tra l'Antico ed il Nuovo Testamento. Le principali ragioni per cui non sono assimilabili alla Bibbia sono queste:
- contengono dottrine contrarie a quelle della Bibbia (in violazione del principio A3 – si veda Appendice parte seconda), come il perdono dei peccati per mezzo dell'elemosina (Tobia 12:9), l'incoraggiamento a darsi a pratiche magiche (Tobia 6:9), il perdono dei peccati dei morti per mezzo della preghiera dei viventi (2 Maccabei 12:46).
- non hanno mai fatto parte del Canone ebraico, poiché si tratta di aggiunte fatte in seguito. Si è sempre discusso degli Apocrifi. Il dogma della Chiesa Cattolica approvato dal Concilio di Trento del 1546, ha stabilito che gli Apocrifi hanno diritto ad essere collocati assieme ai libri dell'Antico e Nuovo Testamento – questo è da considerarsi una reazione alla Riforma.
- non sono citati da nessun scrittore del Nuovo Testamento, sebbene nel Nuovo Testamento vi siano riferimenti a tutti i libri dell'Antico Testamento, perfino a quattro brevi scritti.
- gli Apocrifi non si presentano essi stessi come impeccabili. Nell'introduzione dell'Ecclesiastico si legge: “Siete dunque invitati a farne lettura con benevolenza e attenzione e a perdonare se nonostante l'impegno posto nella traduzione, sembrerà che non siamo riusciti a rendere la forza di certe espressioni".
Dovremmo quindi rifiutare completamente gli Apocrifi? Lutero diede un'equilibrata definizione di questi scritti: „Sono libri da non paragonarsi alla Sacra Scrittura, ma che possono essere letti con profitto". Anche l'Autore di questo libro la pensa così. Se leggiamo gli Apocrifi senza dar loro I'importanza che diamo alla Bibbia, ma come libri che hanno un certo valore dal punto di vista poetico e storico (come, ad esempio, i Maccabei), possiamo trarne dei vantaggi. In particolare è da tenersi in considerazione l'Ecclesiastico, poiché fa riferimento a tutte le possibili situazioni della vita ed in questo si rassomiglia notevolmente, quanto a contenuto e ad aspetto formale, ai Libri sapienziali della Bibbia, senza avere la pretesa di essere Parola di Dio.
I/7 La possibilità di capire la Bibbia
B70: a) la Bibbia però contiene anche profondi concetti, che possono essere da noi compresi: „Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l'Eterno. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri" (Isaia 55:8-9).
Ecco come Spurgeon ha fatto riferimento a questi due aspetti della Bibbia: „Nella Bibbia si trovano grandi verità, che superano la nostra capacità di comprensione e ci dimostrano quanto sia limitata la nostra ragione. Ma per quanto riguarda le dottrine fondamentali, la Bibbia è facilmente comprensibile". I pensieri della Bibbia sono così profondi che non si riesce mai a sondare del tutto tale profondità e conoscerne tutta la ricchezza dottrinale (Romani 11:33).
B71: La Bibbia, sotto la guida dello Spirito Santo, è stata composta da più di 45 Scrittori scelti per questo compito. Il suo contenuto quindi non può essere compreso nella maniera giusta senza l'assistenza dello Spirito Santo: „Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente. Ma I'uomo spirituale giudica d'ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da alcuno" (1 Corinzi 2:14-15).
I/8 L'autorevole precisione delle asserzioni bibliche
B80: La Bibbia è un libro molto preciso. Questa sua caratteristica è evidente, se la si esamina a fondo sotto il profilo linguistico, semantico, spirituale, storico o scientifico.
Ad esempio, la persecuzione contro i Cristiani mette in rilievo un aspetto particolare dell'esattezza biblica. Infatti è detto della comunità primitiva: „…(uomini) che hanno esposto la propria vita per il nome del Signore nostro Gesù Cristo" (Atti 15:26); e quanto agli ultimi tempi è detto: „lo vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la Parola di Dio e per la testimonianza che avevano resa" (Apocalisse 6:9). Nel nostro tempo, invece, tutti i possibili movimenti o correnti di pensiero cercano di inserire Gesù nei loro sistemi. Per l'Islam, Gesù è visto come un profeta; per il movimento pacifista, Gesù è appunto un pacifista; per altri ancora è un buon uomo e un riformatore sociale. Ciò che interessava ad Albert Schweitzer era il Gesù della storia. Carl Friedrich von Weizsâcker organizza un „Concilio della pace" e suggerisce all'umanità che la pace del mondo può essere realizzata da noi uomini. Molti parlano di Gesù, ma tutti secondo le loro idee. L'Islam nega che Gesù è il Figlio di Dio. Ma solo se crediamo in Gesù, „Egli è la nostra pace" (Efesini 2:14), altrimenti è il nostro Giudice (Atti 10:42). Il movimento pacifista non tiene conto di questo, tanto da ignorare il vero Gesù, che, secondo Apocalisse 6, in quanto Agnello di Dio, apre i sigilli e manda sulla terra i quattro cavalieri per giudicare il mondo con la guerra e la morte. Franz Alt scrive un libro sul Sermone sul Monte, ma ignora il messaggio centrale di Gesù, secondo cui bisogna lasciare la via larga della condanna ed entrare per la porta stretta. Di Gesù se ne parla ancora spesso, ma questo non basta. Nel Sermone sul Monte il Signore così ammonisce: „Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli. Molti mi diranno in quel giorno; Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo?... Non abbiamo fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; allontanatevi da Me, voi tutti operatori di iniquità" (Matteo 7:21-23).
Chi tiene conto solo dell'aspetto umano di Gesù, non approda a nulla. Noi dobbiamo predicare quindi il Gesù che ci viene presentato dalle Scritture (Giovanni 7:38). Bisogna tener presente tutta la Parola di Dio. In un tempo, dunque, in cui tutti i valori vengono messi in discussione, la Bibbia afferma ancora con autorità ed inequivocabilmente: „Sta scritto!" – sia che si riferisca al racconto della Creazione, sia che si riferisca al Gesù, di cui, appunto, parlano le Scritture. Secondo la promessa di Dio, chi testimonia a favore della Parola di Dio, è vittorioso (Apocalisse 12:11), anche se sarà certamente perseguitato.
I/9 Il contesto temporale delle affermazioni bibliche
B90: La Parola di Dio è atemporale. Isaia fa un paragone tra la fugacità della vegetazione e l'eternità della Parola di Dio: „L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la Parola del nostro Dio sussiste in eterno" (Isaia 40:8). Anche Gesù oppone gli astri, dalla durata limitata, alla Sua stessa Parola: „Il l cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" (Matteo 24:35). Lutero affermò: „La Bibbia non è né antica né moderna: è eterna". La Bibbia è al di là del tempo, nel senso che i suoi concetti e le sue prospettive vanno al di là dell'attuale dimensione temporale. Sebbene l'aborto procurato, la manipolazione genetica ed il consumo di droga non siano menzionati nella Bibbia, l'esistenza di tali comportamenti e senz'altro deducibile da Essa. Nessun altro libro è più profondo a riguardo. Mentre, ad esempio, i codici di procedura civile e penale devono essere aggiornati continuamente se si vogliono pronunciare sentenze giuste, la Bibbia non ha bisogno di aggiornamenti.
I/10 L'approccio alla Bibbia: La conversione a Gesù Cristo
Dopo tutte queste affermazioni, si pone la questione dell'approccio alla Bibbia. In che modo uno „sprovveduto" può avvicinarsi alla Bibbia? Dopo una conferenza di evangelizzazione, un classico giovane intellettuale prese parte alla discussione; costui sinceramente cercava un modo di avvinarsi alla Bibbia. Secondo lui, con il dialogo potevo rimuovere alcuni ostacoli, mentre lui avrebbe usato il metodo filosofico, che gli permetteva di andare più a fondo nella questione. Allora gli dissi: „Lei può farlo, ma alla fine lei non troverà il Cristo vivente rivelato, ma I 'Iddio impersonale, panteistico dei filosofi. I filosofi hanno letto la Bibbia secondo le loro categorie mentali, ma non hanno trovato I'Iddio che ci salva soltanto mediante Gesù." Il giovane restò e si lasciò istruire: „Questa sera lei può accostarsi alla Bibbia e all'Iddio vivente, se comincia a pensare e a vivere secondo i dettami biblici. È disposto a fare questo?”
Ecco una sintesi della mia conversazione e di altre simili, in modo che il lettore si renda conto di come si possa mostrare agli interessati, la via che porta alla fede:
B100: Conoscere sé stesso: Leggiamo insieme Romani 3:22,23, „Non c'è distinzione: Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Queste parole ci dicono che siamo tutti perduti dinanzi all'Iddio vivente; a causa del nostro peccato, che ci allontana da Lui, non abbiamo più accesso a Lui ed anche niente che ci possa far accettare da Lui. Insomma: Dinanzi a Dio non abbiamo di che gloriarci. Da quando l'umanità ha peccato, si è creato come un baratro tra l'Iddio Santo e l'umanità peccatrice. Siete d'accordo con questa diagnosi di Dio?
B101: L'unica via di scampo: C'è soltanto una via di scampo da tale situazione, ed è una via di scampo stabilita da Dio stesso. II Figlio di Dio è stato giudicato sulla croce per i nostri peccati, Gesù infatti è venuto nel mondo per liberare i peccatori (Matteo 18:11). Al di fuori di Lui, non c'è salvezza (Atti 4:12). Potete credere questo?
B102: Riconoscere i propri peccati: Leggiamo in 1 Giovanni 1:8-9,' "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità". Gesù sul Golgota ha fatto tutto quello che c'era da fare per ottenere il perdono dei peccati. Se noi ci appelliamo alla Sua promessa e riconosciamo la nostra colpa dinanzi a Lui e chiediamo perdono, Egli è fedele, cioè possiamo essere certi che davvero Egli ci libera dalla nostra colpa. Noi però non dobbiamo solo pensare a ciò, ma agire! Siete disposti a fare questo? Ora dunque vogliamo rivolgerci al Signore Gesù in preghiera (questi dovrebbero essere i concetti fondamentali di una preghiera libera):
„Signore Gesù, oggi ho sentito parlare di Te ed ho capito perché Tu sei venuto nel mondo. Hai incluso anche me nel Tuo amore incondizionato. Tu vedi tutta la mia colpa – ciò che è ora dinanzi a me, e ciò che ora mi è nascosto. Ma Tu sai tutto, ogni comportamento colpevole, ogni sentimento cattivo del mio cuore, tutto Ti è noto. Io sono dinanzi a Te come un libro aperto, Non posso tenerti testa con la mia vita – perciò perdona tutta la mia colpa e purificami completamente. Amen!"
Abbiamo detto al Signore ciò che dovevamo dire secondo 1Giovanni 1:8-9. Di ciò Dio si è fatto garante con la Sua promessa. Ma quanta colpa pensate che vi sia stata perdonata? 80%? 50%? 10%? Ma sta scritto: „Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giovanni 1:9). Tutto vi è stato perdonato! Sì, tutto – il 100%! Di questo dovete rendervi conto e non semplicemente ammetterlo, ritenerlo possibile o sperarlo. La Bibbia ci tiene a sottolineare che noi abbiamo tale conoscenza. Leggiamo quindi due passi – 1 Pietro 1:18-19 e 1 Giovanni 5:13.
B103: Consacrazione della propria vita: II Signore Gesù vi ha perdonati. Ora potete consacrargli la vostra vita. ln Giovanni 1:12 leggiamo: „A quelli che l'hanno ricevuto Egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio, a quelli, cioè, che credono nel Suo nome". Tutti quelli che invitano il Signore Gesù a mettersi alla guida della loro vita, hanno il diritto di essere figliuoli di Dio. Noi però non diventiamo figli di Dio perché abbiamo fatto qualcosa di buono o perché siamo membri di qualche chiesa, ma piuttosto perché abbiamo affidato la nostra vita al Figlio di Dio e siamo disposti a seguirLo obbedendoGli. Ora, vogliamo confermare tutto ciò con una preghiera:
„Signore Gesù, Tu mi hai perdonato. Ancora non capisco come sia stato possibile, ma credo nella Tua promessa. Ed ora, Ti prego, vieni nella mia vita e guidami per la via che mi indichi. So che mi vuoi fare del bene e perciò io ti affido tutti gli aspetti del mio essere. Fa che io rinunzi a tutto ciò che non è giusto dinanzi a Te. Dammi delle nuove abitudini, che siano da Te benedette. Dammi un cuore obbediente, in modo che io faccia sempre ciò che la Tua Parola mi dice di fare. Non permettere che io agisca influenzato da altri, basandomi solo sulle opinioni altrui, ma piuttosto spiegami Tu la Bibbia, in modo che io capisca bene la Tua Parola e viva. seguendo le sue direttive.
Tu sarai il mio Signore ed io ti seguirò. Amen! "
B104: Accettati: Il Signore vi ha accettati! Egli vi ha comprato a caro prezzo, vi ha liberati. Ora siete diventati figli di Dio. Chi è figlio, è anche erede – erede di Dio, erede del Cielo. E oggi nel Cielo si fa festa proprio per voi. Sì, perché è scritto in Luca 15: 10, "V'è allegrezza dinanzi agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si converte". C'è gioia in Cielo a causa della vostra conversione. Tutto il Cielo prende parte a questo avvenimento: ci sono alcuni che hanno accettato personalmente l'Evangelo – l'hanno fatto proprio. La Bibbia chiama „conversione" questo processo che porta alla fede in Gesù. Noi riconosciamo le nostre colpe ed Egli ci perdona! Per opera di Dio, quindi, spiritualmente visto „nasciamo di nuovo", nel senso che Dio ci dà la nuova vita per cui siamo Suoi figliuoli – noi non dobbiamo fare altro che accettarla. La conversione e la nuova nascita sono strettamente associate. Sono due facce della stessa medaglia.
B105: Gratitudine: La salvezza è un dono che Dio ci ha fatto. Soltanto mediante il Suo amore si è aperta dinanzi a noi la via della salvezza. Noi non possiamo contribuire alla nostra salvezza. Chi riceve qualcosa in dono, dice semplicemente „grazie!" Ora vogliamo fare proprio questo. Voi stessi potete ora ringraziare il Signore Gesù a parole vostre...
B106: Che altro c'è da fare? Ora è venuto il tempo che io vi informi su 5 cose che non solo sono molto importanti per i discepoli di Gesù, ma sono indispensabili per vivere con Lui. Se teniamo conto di queste 5 cose, Dio ci garantisce che raggiungeremo lo scopo della nostra vita:
- La Parola di Dio
È il nutrimento necessario per la nuova vita che Gesù ha cominciato in voi. La cosa migliore che possiate fare è darvi ogni giorno alla lettura della Bibbia – la mattina, preferibilmente. Fate come i Cristiani di Berea, che ogni giorno consultavano la Scrittura (Atti 17:10-12).
- La Preghiera
Gesù non vuole solo parlarci mediante la Sua Parola, ma vuole che noi stessi Gli parliamo. Possiamo farlo con la preghiera. È un grande privilegio poterGli dire tutto. Egli prende parte alla nostra gioia e al nostro dolore. Possiamo parlarGli dei nostri piani e delle nostre decisioni. Per mezzo della lettura della Bibbia e della preghiera si stabilisce un’„atmosfera spirituale", che è molto importante per una sana vita cristiana.
- L'Obbedienza
Dio è contento se noi dimostriamo di essere Figli obbedienti, che vivono secondo la Sua Parola ed osservano i Suoi Comandamenti. Non possiamo dimostrare il nostro amore verso il Signore Gesù in modo migliore che obbedendoGli (1 Giovanni 5:3). In questo mondo ci si aprono dinanzi molte vie, ma la Bibbia ci indica un solo modo per ottenere la benedizione di Dio: „Si deve obbedire a Dio piuttosto che agli uomini" (Atti 5:29).
- La Comunione
In quanto figli di Dio, abbiamo bisogno di essere in comunione con altri che seguono lo stesso Signore. Se si toglie un carbone acceso dal fuoco, si raffredda ben presto, Anche il nostro amore per Gesù si raffredderà, se non lo teniamo acceso mediante la comunione con altri credenti. Se da neo-convertiti vogliamo crescere spiritualmente, abbiamo bisogno dell'amore, della protezione, degli incoraggiamenti ed anche della correzione di una comunità fedele alla Bibbia. Prego Iddio, quindi, che voi possiate trovare presto una tale comunità, poiché una buona comunità spiritualmente viva è il presupposto indispensabile per il nostro cammino nella fede e per una sana crescita nella fede.
- La Fede
Dopo che ci siamo convertiti e siamo nati di nuovo, dobbiamo crescere nella fede e non tornare più indietro. Scrive Paolo a Timoteo: „Persevera nelle cose che hai imparate" (2 Timoteo 3:14). Alla fine della sua vita, Paolo poteva affermare: „lo ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede" (2 Timoteo 4:7). Seguiamo quindi questo esempio e rimaniamo fedeli. La conversione non è un punto d'arrivo, ma il punto di partenza di una nuova vita,
Rimaniamo fermi: Dobbiamo avvicinarci alla Bibbia non come osservatori neutrali, ma come degli „addetti ai lavori". Soltanto chi si è pentito dei propri peccati e si è convertito a Dio mediante Gesù Cristo ed è salvato, può avere accesso alla Bibbia.
Ora, la struttura del colloquio con chi è interessato all'Evangelo, può essere diversa da caso a caso. Ma quanto ho esposto si riferisce alla sostanza di ogni conversazione: riconoscimento dei propri peccati – confessione dei propri peccati – consacrazione della propria vita a Gesù Cristo. Da questo momento in poi comincia il processo di crescita nella fede.
I/11 Nota finale
Abbiamo cercato di esporre alcuni punti essenziali riguardanti la Bibbia, per mezzo di proposizioni. Questo tentativo umano, comunque, non fa giustizia ad un Libro essenzialmente divino, ed ancora meno può descrivere adeguatamente la ricchezza della Bibbia.