II campanello aveva squillato. Davanti alla porta c'era una coppia di mezza età. Qualcuno aveva dato loro il nostro indirizzo, ed essi volevano ad ogni costo parlare con me e mio marito.
"Questo è l’ultimo tentativo che facciamo per salvare il nostro matrimonio." disse la donna, mentre appendevo il suo cappotto nel guardaroba, "…ma forse e già tropo tardi". Poi insieme a mio marito ci sedemmo di fronte a loro.
Non ci fu neanche bisogno di affaticarci per aprire la conversazione. La donna cominciò a sfogarsi, come se da qualche tempo avesse atteso quell'opportunità. Carica di tensioni, rimproveri e accuse, ci espose i suoi problemi:
"Il nostro matrimonio è partito male dall'inizio. Ho sposato mio marito, solo perché ero spinta da compassione. In tutti questi anni mi sono sacrificata, ma a quanto sembra, lui non se ne è mai accorto. Non ho mai ricevuto un cenno di gratitudine, oppure un'eco positiva. II sesso, sì, per questo è sempre pronto, ma non conosce sentimenti! Calpesta la mia vita come un elefante e rovina il mio cuore. Non ha mai una parola di tenerezza. All'inizio almeno, mi accarezzava di tanto in tanto i capelli ma oggi non si sforza più neppure di farlo. Mi sento come fossi uno zerbino."
Fino a quel punto l'uomo aveva ascoltato il tutto in silenzio, lo sguardo volto verso il basso. Poi, raddrizzatosi sulla sedia, rispose con sarcasmo: "Tu hai dimenticato una grande quantità di cose: che ti tradisco, sperpero i miei soldi, di sera faccio il giro delle bettole, fumo come una ciminiera, ti picchio due volte al giorno..."
Di colpo la moglie lo interruppe: "Smettila con queste sciocchezze! Sai bene che ciò che dici non è vero! Ciononostante non ho più sentimenti per te. E poiché non nutro più alcun sentimento, restare ancora insieme sarebbe una bugia."
Sentimenti!
Noi donne ne siamo piene. E proprio a causa di essi offriamo spesso agli occhi degli uomini un'immagine complicata e illogica. Questi sentimenti ci spingono spesso a prendere delle decisioni che non riusciamo a spiegare, ma che per intuito sono molte volte giuste. Ed è proprio il dipendere da questi sentimenti che ci fa scivolare in problemi molto seri.
Mentre l'uomo generalmente argomenta: Sulla base di..., giungo al risultato che..., la donna si esprime spesso con: Ho il presentimento... oppure: sento che... Vista da questo punto, per l'uomo la donna è razionalmente inconcepibile. Molti mariti non sono capaci di ascoltare ciò che la moglie racconta loro. Dal canto loro però, molte mogli non sono disposte ad ascoltare gli eventi della giornata lavorativa del marito. Ciò che il marito racconta, per loro è freddo e troppo sobrio... e per di più, gli uomini tralasciano i dettagli.
La sensazione di non essere presa sul serio, provoca nella donna la sensazione di non essere amata. Ciò la porta a dubitare di se stessa. Ed è proprio questo motivo che spinge molte donne a cercarsi un lavoro, quasi per dimostrare a se stesse di essere utili e capaci. Avviene quindi inevitabilmente, che ciò che Dio ha creato - il calore e i sentimenti della donna - che dovrebbero completare l'apparentemente fredda logica dell'uomo, dando ad essa un cuore, proprio questi sentimenti vengono utilizzati come mezzi di lotta, per ferire il coniuge. Di conseguenza, invece di sviluppare un atteggiamento sensibile verso la moglie, il marito si rinchiude in se stesso.
Fino a che punto può condurre questa insensibilità nel cuore dell'uomo, lo notiamo in Ponzio Pilato, che nonostante il coraggioso intervento della moglie, restò irremovibile nella sua decisione e fece crocifiggere Gesù.
I sentimenti di una donna possono avere un effetto edificante o distruttivo. Forse per questo motivo Dio ha equipaggiato l'uomo con la logica, al fine di capire i sentimenti della donna. I nostri sentimenti ci trascinano nelle braccia del coniuge. Caratteristico è però il fatto, che noi desideriamo o ci aspettiamo di essere abbracciate da lui solo quando non abbiamo sentimenti negativi nei suoi riguardi. Cosi facendo però, dimentichiamo che anche lui ha dei sentimenti, e possiamo ferirlo a tal punto da renderlo incapace di accettarci.
I nostri sentimenti vengono spesso interpretati dal coniuge, come un mezzo per esercitare pressione su di lui, e possono fare nascere gravi incomprensioni.
Un uomo che frequentava uno dei nostri seminari, rispose in questa maniera alla domanda: come si comporta lei difronte alle lacrime di sua moglie. "lo esco di casa e aspetto che tutto sia passato". Scoprimmo poi che questa reazione era dovuta alla sua grande incapacità e al suo imbarazzo. In quella situazione egli non sapeva cosa fare e sua moglie si sentiva incompresa.
lo credo che su tutta la faccia della terra non vi sia nessuna donna che non senta il profondo desiderio di essere felice. Gran parte delle donne si sposa, poiché attraverso il matrimonio sperano di diventare più felici. E quando si pensa che la felicità è una cosa tanto delicata...! Essa non si può trovare come la rugiada mattutina sui prati primaverili. La felicità coniugale è il frutto di un lavoro che dev'essere svolto quotidianamente con molta dedizione. Chi si aspetta di diventare felice e di non dover far nulla per la sua felicità, è condannato a un sicuro naufragio.
Su questo tema, un asiatico si espresse in questa maniera: "Voi europei vi sposate quando le fiamme del focolaio sono vive e l'acqua nella pentola bolle. Ma vi dimenticate però di aggiungere legna al fuoco. Di conseguenza, col tempo il fuoco si spegne e l'acqua diventa fredda."
"Aggiungere la legna", è proprio questo ciò che noi spesso ci dimentichiamo di fare. Questo è il lato duro della vita coniugale, cioè che ciascuno deve lavorare e modellare la sua persona, per rendere felice il coniuge e se stesso. Concretamente detto, io devo cercare di identificarmi e di pensare come il mio partner. Devo innanzitutto evitare di interpretare ogni sua espressione, come se fosse un attacco alla mia persona. Evitare di pensare: "Aha, cosi è lui/lei!"
Dobbiamo smettere di voler cambiare il/la coniuge
Chi si sposa con il proposito di cambiare col tempo il proprio coniuge, sarà prima o poi amaramente delusa. Se nella mia vita c’è qualcuno che posso veramente cambiare, sono io stessa!
Mancanza di tenerezze e di romanticismo, sono per molte donne i principali argomenti per i quali vogliono troncare la vita coniugale.
"Lui non mostra nessun sentimento", oppure "per lui sono qualcosa come il resto dell’arredamento", o addirittura "Spesso vorrei essere il nostro cane, lui almeno viene accarezzato". Questi e altri simili argomenti sono alla fonte dello sfogo delle donne. A causa della mancanza di affetto, la donna si chiude sempre di più in se stessa, e siccome per una donna il pensare e il sentire vanno di pari passo, ecco che la moglie comincia a ritirarsi anche fisicamente dal marito.
Mi sembra già di sentire le voci e i sospiri di chi sta leggendo: "Lui è proprio così!" Ma proprio a questo punto vi raccomando di non cedere! Ricordatevi che la vostra felicità coniugale non si trova nella fuga dalla realtà.
Ciò che bisogna fare e mettere via le aspettative e decidere di mettersi al lavoro. Lavorare sodo vuol dire cercare di conoscere meglio il coniuge. Cominciate per esempio con l'andargli incontro proprio nelle cose e nel campo a lui interessanti. Apritevi al vostro coniuge quando lui / lei cerca la vostra compagnia. E soprattutto pregate Dio, che guarisca le vostre ferite del passato, affinché non dimostrate più amarezza e rancore.
Una donna che impara ad accettare incondizionatamente il proprio marito nell'amore di Dio, avrà col tempo un amorevole coniuge.
Ciò sarà possibile, poiché nessuna persona riesce a “sopportare” di essere continuamente amata, senza cercare di contraccambiare. Naturalmente nel nostro amore, non dobbiamo assalire nostro marito o la moglie parlando ininterrottamente come un fiume impetuoso. E neppure cercare di mostrarci aperte nei suoi riguardi quando sta guardando... il telegiornale, poiché reagiremo molto offese nel notare che lui preferisce una cosa poco interessante alla nostra compagnia.
- Cominciate col cambiare voi stessi.
- Interrompete la monotonia di ogni giorno.
- Fategli/le un'inaspettata sorpresa.
- Dimostrate al/alla coniuge il vostro interesse.
- Ascoltate con attenzione quando vi parla dei suoi problemi, anche se ciò che dice vi sembrerà poco interessante.
- Assecondate i desideri di vostro marito / vostra moglie e se necessario, giocate a tennis, anche se avreste preferito fare un'escursione in montagna.
- Pregate per lui / lei (naturalmente non ad alta voce). Questa e del resto una cosa che dovremmo fare anche per i nostri nemici, tanto più per coloro che amiamo.
- Credete alle positive soluzioni di Dio. Smettetela di brontolare e cominciate ad essere grati per ciò che è positivo.
- Siate insomma sinceri, date liberamente e senza speculazione, solo in questo modo vedrete il successo.